💥 Ho sempre trovato “l’idea di se stessi” un concetto molto affascinante. Il sé potrebbe essere qualunque cosa si desideri, suggerisce che possiamo pensare in un certo modo e poi compiere i passi necessari perché l’idea prenda vita.
🏄🏻♂️ Per chi come me è appassionato di “sport adrenalinici” come Downhill, Kite Surf o Surf sa benissimo che il nostro corpo non si limita a condurci dove vogliamo andare.
🚵🏻♀️ Chi decide di buttarsi dalle montagne con una mountain bike o chi decide di legarsi ad un mega aquilone e farsi trascinare dal vento, sull’acqua con ai piedi una tavola, non programma il proprio corpo per credere che quello che fa sia qualcosa di pericoloso.
Questa riflessione mi ha inizialmente convinto che tra la mia mente e il mio corpo ci fosse una sorte di sconnessione che riducesse il senso di pericolo e minaccia.
☝🏻In verità io ci ho messo un bel po’ prima di riuscire a reggermi su una tavola da kite surf e altrettanto ad imparare a fare salti con una mountain bike. Soltanto con il tempo ho capito che fare queste attività, sia profondamente connessa alla presenza.
L’apprendimento di questi sport richiede un controllo della postura fisica, al fine i modificare la propria condizione psicologica, creando un fortissimo legame mente – corpo.
💢 Il primo errore che si commette da principianti è credere, per esempio, che alzarsi sulla tavola da surf sia tutta una questione di capacità, di memoria muscolare e di forza. Ti concentri solo sul tuo livello di apprendimento e sulle tue capacità.
🌊 Ma continui a cadere in acqua!
Ogni volta che cadi senti il bisogno che l’istruttore ti dica che stai commettendo errori normali e che poi non sei così peggio di altri allievi.
💢 Se ci pensate necessità e bisogni, molto simili a quelli che proviamo nella vita di tutti i giorni. Spesso abbiamo bisogno di sapere che i nostri sbagli, i nostri errori non sono il riflesso di mancanze del nostro #mindset .
Da principiante di questi sport è successo anche a me. Dopo un numero quasi infinito di sbagli, di errori, l’istruttore (grazie Achille!) mi disse che avrei dovuto decidere una volta per tutte di reggermi sulla tavola e farmi trasportare dal vento e dal mare.
🎯 Tutto qua, non avrei dovuto fare altro, avrei dovuto prendere semplicemente una decisione e mantenerla con perseveranza.
🌈 Da quel momento le mie cadute diminuirono drasticamente e cominciai a non sentire più il rumore delle cadute ma solo il rumore del vento. Le mie certezze, il mio entusiasmo e la mia certezza aumentarono ad ogni tentativo.
✅ Questa esperienza mi fa pensare che potremmo avere già nelle nostre mani la ricetta per il cambiamento.
Spesso ci consigliano di essere sicuri delle nostre decisioni;
crediamo che maturino al termine di un processo di acquisizione per ratificare semplicemente un verità interiore?
In realtà è l’opposto: sono le decisioni stesse a generare sicurezza.
⭕ Questo ho imparato sulla tavola da surf!